Collezione Bonomo
I reperti archeologici consegnati da Giuseppe Bonomo
L’attenzione e la curiosità propria di F. Minà Palumbo verso la storia antica è stata trasmessa ad altri studiosi che negli anni hanno arricchito la conoscenza del territorio madonita.
Tra i più attivi si ricorda l’archittetto G. Bonomo che, percorrendo il territorio, individuò tracce materiali del passato locale, raccolse reperti archeologici, li consegnò alla Soprintendenza dei BB. CC. AA. di Palermo e attualmente sono custoditi presso il Museo Naturalistico. Le sue ricerche permettono oggi di avere maggiori informazioni riguardo le modalità di insediamento nel territorio durante il periodo tardo antico. Il materiale esposto, proveniente dalle contrade Bergi, Aquileia, Lanzeria e Guglielmotta è datato tra il V secolo d.C. e l’età bizantina e consente di ipotizzare un’occupazione di tipo diffuso.
Inoltre, sulla scia degli studi intrapresi dall’allievo di F. Minà Palumbo, L. Failla Tedaldi, G. Bonomo ritornò presso la Grotta di Balzo del Gatto, recuperò alcuni manufatti archeologici e cercò di interpretarne il significato e la loro natura in una breve monografia nella quale mise in evidenza le attività e i processi culturali delle prime comunità che abitarono il nostro territorio.