Carteggio e manoscritti di Francesco Minà Palumbo

Il carteggio e i manoscritti rappresentano l'archivio che, date le dimensioni fisiche , si configura come una piccola sezione della biblioteca, ma notevole per quanto attiene ai contenuti.  Il carteggio comprende infatti circa 1500 lettere scritte a Minà Palumbo da circa 400 corrispondenti sia siciliani che italiani ed europei. Considerata complessivamente, la corrispondenza mostra il e la natura dei rapporti a livello sociale, professionale, scientifico e politico, su scala locale, regionale italiana ed europea.  Questa stratificazione delle relazioni è resa evidente attraverso la mappa dei corrispondenti che mostra come la maggioranza della corrispondenza era di natura scientifica e culturale.  Relativamente ai campi di interesse, la parte più importante dovrebbe riguardare gli aspetti naturalistici in senso ampio, con una certa prevalenza degli aspetti concernenti la fauna e la flora delle Madonie. Riguardo agli autori, si può affermare che i maggiori rappresentanti del mondo scientifico italiano e alcuni esponenti di quello europeo furono in contatto diretto con Minà Palumbo.

Certamente l'esistenza dei manoscritti originali di opere pubblicate uno o due secoli prima non è fortuna da poco. Attraverso il manoscritto, che molto spesso ha un contenuto ben più ricco della stampa, si possono anche verificare , o quanto meno intuire, le reali conoscenze e il pensiero dell'autore sull'argomento trattato.  Nel caso delle opere di Francesco Minà Palumbo, molti manoscritti mostrano che nelle intenzioni dell'autore era previsto il corredo delle illustrazioni. Ciò si registra per le pubblicazioni sui rettili e anfibi che nell'opera a stampa non portano illustrazioni mentre il manoscritto contiene all'interno alcune tavole colorate. D'altra parte il sogno dello studioso era quello di realizzare un'intera opera naturalistica illustrata.  Un esempio alquanto eleoquente di come avrebbe dovuto essere l'opera illustrata secondo Minà Palumbo, è costituito dal manoscritto sulla rassegna degli utensili e earmi in pietra siciliane, nel quale i disegni originali sono intercalati al testo, il quale diventa opera unica per il valore scientifico, documentario e artistico.